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Desideriamo essere il “Partner sostenibile per la Sanità pubblica” attraverso il nostro portfolio di prodotti biosimilari in ambito oncologico

title: Identificare i fattori di rischio del diabete gestazionale è importante
date: 2022-06-24
readtime: 2
therapeuticgroup: Salute-della-donna
speciality:
typeofcontent: News
hashtags: diabete mellito gestazionale
componentId: tcm:5656-1181650
pathologies: Salute della Donna
description: <p xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xmlns:tcm="http://www.tridion.com/ContentManager/5.0" xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" xmlns:i="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance">Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Diabetes Research, l'identificazione dei fattori di rischio per l'insorgenza del diabete mellito gestazionale ha un'importanza particolare, in quanto implica l'attuazione precoce di misure interventistiche al fine di evitare le complicanze materne e fetali associate.</p><p xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xmlns:tcm="http://www.tridion.com/ContentManager/5.0" xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" xmlns:i="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance">“Il diabete mellito gestazionale è causato da numerosi fattori di rischio, tra i quali i più comuni sono età avanzata, obesità, storia familiare di diabete mellito, precedente diabete mellito gestazionale, storia di macrosomia fetale, storia di sindrome dell'ovaio policistico o trattamento con particolari farmaci, parti gemellari, e l’appartenenza ad alcune etnie” spiega Agnesa Preda, della University of Medicine and Pharmacy of Craiova, e del Clinical County Emergency Hospital of Craiova, Romania, prima autrice dello studio. “Noi abbiamo voluto analizzare i fattori di rischio che causano questa patologia” prosegue l’esperta.</p><p xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xmlns:tcm="http://www.tridion.com/ContentManager/5.0" xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" xmlns:i="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance">I ricercatori hanno studiato 97 donne in gravidanza a che sono state sottoposte a un test di tolleranza al carico orale di glucosio (OGTT) tra la 24a e la 28a settimana di gravidanza, suddivise in due gruppi in base alla presenza o meno di diabete gestazionale.</p><p xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xmlns:tcm="http://www.tridion.com/ContentManager/5.0" xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" xmlns:i="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance">Sono stati analizzati i fattori di rischio che favorissero l’insorgenza del diabete gestazionale, e sono state viste differenze statisticamente significative tra il gruppo con diabete e quello senza in relazione all'età al momento del parto (32,39 in media rispetto a 28,61), storia di macrosomia fetale (13,7% rispetto a 0%), presenza di diabete gestazionale durante le precedenti gravidanze (7,8% rispetto a 0%), ipertensione sanguigna prima della gravidanza (9,8% rispetto a 0%), ipertensione gestazionale (17,6% rispetto a 0%), valore della glicemia alla prima visita medica (79,37 mg/dl rispetto a 71,39 mg/dl), e aumento ponderale in gravidanza (14,61 kg rispetto a 12,48 kg).</p><p xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xmlns:tcm="http://www.tridion.com/ContentManager/5.0" xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" xmlns:i="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance"><strong>Fonte: J Diabetes Res. 2022 Jun 2;2022:2367213. doi: 10.1155/2022/2367213. eCollection 2022. <br /> https://www.hindawi.com/journals/jdr/2022/2367213/</strong></p><p style="font-size: 0.9em;margin-top: 2em;" xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xmlns:tcm="http://www.tridion.com/ContentManager/5.0" xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" xmlns:i="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance">IT-NON-110477-W-06-2024</p>
shortdescription: Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Diabetes Research, l'identificazione dei fattori di rischio per l'insorgenza del diabete mellito gestazionale...
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author: Popular Science

Popular Science

title: Vitamina D: correlata ai valori del colesterolo nelle donne in perimenopausa
date: 2022-06-23
readtime: 2
therapeuticgroup: Salute-della-donna
speciality:
typeofcontent: News
hashtags: Vitamina D,colesterolo,perimenopausa
componentId: tcm:5656-1181648
pathologies: Salute della Donna
description: <p xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xmlns:tcm="http://www.tridion.com/ContentManager/5.0" xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" xmlns:i="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance">Secondo uno studio pubblicato su European Review for Medical and Pharmacological Sciences esistono relazioni tra i livelli di vitamina D e quelli di colesterolo totale, colesterolo LDL e trigliceridi nelle donne in perimenopausa, ed è quindi importante mantenere normali valori di vitamina D. “La carenza di vitamina D è un problema significativo che colpisce la popolazione che vive nella maggior parte dei paesi. Questo problema è indipendente dal luogo di residenza, dal sesso, dall'età o dal colore della pelle, ed è principalmente influenzato dall'ambiente in cui viviamo e da uno stile di vita malsano, comprese le cattive abitudini alimentari” spiega Elżbieta Grochans, dell’Independent Voivodeship Combined Hospital di Szczecin, in Polonia, autrice senior dello studio.</p><p xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xmlns:tcm="http://www.tridion.com/ContentManager/5.0" xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" xmlns:i="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance">Per approfondire l’argomento, i ricercatori hanno valutato il profilo lipidico, i livelli di glucosio e i livelli di vitamina D, considerando le variabili sociodemografiche, lo stato di fumo e il consumo di alcol in un gruppo di 191 donne in perimenopausa. Lo studio è stato condotto in due fasi. La prima è stata effettuata tramite un'indagine con l'utilizzo di un questionario tecnico. La seconda invece prevedeva la raccolta di campioni di sangue, al fine di determinare il profilo lipidico, la glicemia e i livelli sierici di vitamina D.</p><p xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xmlns:tcm="http://www.tridion.com/ContentManager/5.0" xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" xmlns:i="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance">I livelli di vitamina D erano al di sotto del normale nel 78% delle partecipanti; il 77% aveva livelli di colesterolo totale elevati, il 91,6% aveva livelli di colesterolo HDL (lipoproteine ad alta densità) entro l'intervallo normale, mentre il 64,4% aveva il colesterolo LDL troppo alto (lipoproteine a bassa densità) e l'84,8% mostrava livelli di trigliceridi normali. Tra le intervistate, il 91,1% aveva livelli glicemici normali.</p><p xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xmlns:tcm="http://www.tridion.com/ContentManager/5.0" xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" xmlns:i="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance">L'analisi dei dati ha mostrato una debole correlazione negativa tra i livelli sierici di vitamina D e i livelli di colesterolo totale, colesterolo LDL e trigliceridi. Solo nel caso del colesterolo HDL non vi era alcuna correlazione statisticamente significativa. Non c'erano inoltre correlazioni statisticamente significative tra i livelli sierici di vitamina D e la glicemia o la gravità della depressione.</p><p xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xmlns:tcm="http://www.tridion.com/ContentManager/5.0" xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" xmlns:i="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance">La maggior parte delle donne non manifestava disturbi depressivi. Di tutti i fattori analizzati, solo l'istruzione era associata alla gravità della depressione. Il fumo ha influenzato negativamente i livelli sierici di vitamina D nelle donne studiate. La cessazione delle mestruazioni ha influenzato il metabolismo dei carboidrati e i livelli di vitamina D. I livelli di glucosio nel sangue sono aumentati con l'età delle donne studiate.</p><p xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xmlns:tcm="http://www.tridion.com/ContentManager/5.0" xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" xmlns:i="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance"><strong>Fonte:Eur Rev Med Pharmacol Sci. 2022 May;26(10):3493-3505. doi: 10.26355/eurrev_202205_28844. <br /> https://www.europeanreview.org/article/28844</strong></p><p style="font-size: 0.9em;margin-top: 2em;" xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xmlns:tcm="http://www.tridion.com/ContentManager/5.0" xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" xmlns:i="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance">IT-NON-110477-W-06-2024</p>
shortdescription: Secondo uno studio pubblicato su European Review for Medical and Pharmacological Sciences esistono relazioni tra i livelli di vitamina D...
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author: Popular Science

Popular Science

title: Il carico di acido della dieta in gravidanza è associato con il diabete gestazionale
date: 2022-06-22
readtime: 2
therapeuticgroup: Salute-della-donna
speciality:
typeofcontent: News
hashtags: gravidanza,diabete gestazionale
componentId: tcm:5656-1181651
pathologies: Salute della Donna
description: <p xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xmlns:tcm="http://www.tridion.com/ContentManager/5.0" xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" xmlns:i="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance">Esiste un'associazione positiva significativa tra il carico di acido presente nella dieta durante l'inizio della gravidanza e il rischio di diabete gestazionale, e questo fatto suggerisce che la riduzione delle fonti alimentari del carico di acido nella dieta possa essere una strategia efficace per prevenire il rischio di tale condizione. Questo è quanto riferisce uno studio portato avanti in Cina da Rui Zhao, della Huazhong University of Science and Technology di Wuhan, e pubblicato su Frontiers in Nutrition.</p><p xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xmlns:tcm="http://www.tridion.com/ContentManager/5.0" xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" xmlns:i="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance">“Prove crescenti suggeriscono che il carico di acido nella dieta possa svolgere un ruolo importante nello sviluppo del diabete di tipo 2. Tuttavia, gli studi prospettici sulla relazione tra il carico di acido nella dieta e il diabete mellito gestazionale sono limitati. Abbiamo voluto approfondire questa situazione in una popolazione di donne in gravidanza cinesi” spiegano gli autori.</p><p xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xmlns:tcm="http://www.tridion.com/ContentManager/5.0" xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" xmlns:i="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance">I ricercatori hanno arruolato 1.327 donne in gravidanza da uno studio prospettico in corso sulla coorte di nascita di Tongji (TJBC) a Wuhan, in Cina. L'assunzione dietetica è stata valutata prima di 20 settimane utilizzando un questionario semiquantitativo sulla frequenza degli alimenti (FFQ) di 74 elementi. Il carico di acido nella dieta è stato stimato utilizzando il potenziale carico di acido renale (PRAL), la produzione netta di acido endogeno (NEAP) e il rapporto proteine animali/potassio (rapporto A:P). Un test di tolleranza al glucosio orale (OGTT) di 75 g in due ore è stato eseguito a 24-28 settimane di gestazione per diagnosticare il diabete mellito gestazionale.</p><p xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xmlns:tcm="http://www.tridion.com/ContentManager/5.0" xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" xmlns:i="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance">I valori medi per il punteggio PRAL, il punteggio NEAP e il rapporto A:P erano pari a 0,8 mEq/giorno, 45,3 mEq/giorno e 9,8. C'era una correlazione positiva significativa del carico di acido nella dieta con l'assunzione di carne rossa, pollame, pesce e uova, e una correlazione negativa con l'assunzione di verdure, frutta, noci e legumi. Rispetto alle donne che si trovavano nel terzile più alto del carico di acido nella dieta, in base al punteggio PRAL, al punteggio NEAP e al rapporto A:P, rispetto a quelle nel terzile più basso, hanno mostrato un aumento significativo del rischio di diabete gestazionale. Inoltre, il carico di acido nella dieta era significativamente associato a un aumento delle concentrazioni di glucosio nel sangue una e due ore dopo il carico.</p><p xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xmlns:tcm="http://www.tridion.com/ContentManager/5.0" xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" xmlns:i="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance"><strong>Front Nutr. 2022 May 26;9:892698. doi: 10.3389/fnut.2022.892698. eCollection 2022 <br /> https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/35694169/</strong></p><p style="font-size: 0.9em;margin-top: 2em;" xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xmlns:tcm="http://www.tridion.com/ContentManager/5.0" xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" xmlns:i="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance">IT-NON-110477-W-06-2024</p>
shortdescription: Esiste un'associazione positiva significativa tra il carico di acido presente nella dieta durante l'inizio della gravidanza e il rischio di diabete gestazionale...
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author: Popular Science

Popular Science

title: Struttura del cervello nel disturbo disforico premestruale
date: 2022-06-21
readtime: 2
therapeuticgroup: Salute-della-donna
speciality:
typeofcontent: News
hashtags: disturbo disforico premestruale
componentId: tcm:5656-1181652
pathologies: Salute della Donna
description: <p xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xmlns:tcm="http://www.tridion.com/ContentManager/5.0" xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" xmlns:i="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance">Il disturbo disforico premestruale (PMDD) viene classificato nella quinta edizione del DSM come un disturbo depressivo. Le alterazioni del volume della materia grigia e dello spessore corticale sono state associate a una serie di disturbi dell'umore, sebbene si sappia poco sulle alterazioni morfologiche del cervello nel PMDD. In un articolo pubblicato dalla rivista Translational Psychiatry, i ricercatori hanno sottoposto 94 con PMDD e 43 controlli sani a risonanza magnetica (MRI) durante la fase luteale del ciclo mestruale per valutare le differenze nella struttura della materia grigia tra i due gruppi.</p><p xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xmlns:tcm="http://www.tridion.com/ContentManager/5.0" xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" xmlns:i="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance">Rispetto ai controlli, le donne con PMDD avevano un volume di materia grigia più piccolo a livello di cortecce ventrali posteriori e del cervelletto. Le analisi delle regioni cerebrali coinvolte nella depressione hanno inoltre mostrato che tra le donne con disturbo disforico premestruale l'amigdala destra e il putamen erano più piccoli rispetto a quanto osservato nel gruppo di controllo. Le donne con PMDD avevano anche una corteccia più sottile rispetto ai controlli, in particolare nell'emisfero sinistro. Le partecipanti con PMDD potevano essere distinte dai controlli basati sulla morfologia della materia grigia, con un'accuratezza fino al 74%.</p><p xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xmlns:tcm="http://www.tridion.com/ContentManager/5.0" xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" xmlns:i="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance">Gli autori concludono: "in linea con l'ipotesi di un circuito inibitorio dall'alto verso il basso alterato che coinvolge le strutture limbiche nel PMDD, i nostri risultati indicano l'anatomia della materia grigia specifica del PMDD nelle regioni delle reti corticolimbiche. Inoltre, i risultati includono regioni corticali e cerebellari diffuse, suggerendo il coinvolgimento di reti distinte nella fisiopatologia del PMDD".</p><p xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xmlns:tcm="http://www.tridion.com/ContentManager/5.0" xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" xmlns:i="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance"><strong>Fonte: Dubol, M., Stiernman, L., Wikström, J. et al. Differential grey matter structure in women with premenstrual dysphoric disorder: evidence from brain morphometry and data-driven classification. Transl Psychiatry 12, 250 (2022). <br /> https://doi.org/10.1038/s41398-022-02017-6 https://www.nature.com/articles/s41398-022-02017-6</strong></p><p style="font-size: 0.9em;margin-top: 2em;" xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xmlns:tcm="http://www.tridion.com/ContentManager/5.0" xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" xmlns:i="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance">IT-NON-110477-W-06-2024</p>
shortdescription: Il disturbo disforico premestruale (PMDD) viene classificato nella quinta edizione del DSM come un disturbo depressivo. Le alterazioni del volume della materia grigia...
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author: Popular Science

Popular Science

title: Salute mentale: effetti protettivi del gioco tra pari nei primi anni di vita
date: 2022-06-20
readtime: 2
therapeuticgroup: Neurology/Neuro Surgery
speciality:
typeofcontent: News
hashtags: salute mentale
componentId: tcm:5656-1181653
pathologies:
description: <p xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xmlns:tcm="http://www.tridion.com/ContentManager/5.0" xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" xmlns:i="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance">La capacità di gioco tra pari, quindi di giocare con successo con altri bambini, ha un effetto protettivo sulla salute mentale. Lo suggerisce una ricerca condotta dagli scienziati dell'Università di Cambridge e pubblicata dalla rivista <em>Child Psychiatry & Human Development.</em></p><p xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xmlns:tcm="http://www.tridion.com/ContentManager/5.0" xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" xmlns:i="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance">Gli autori hanno analizzato i dati di quasi 1.700 bambini, raccolti quando questi avevano tre e sette anni. Hanno scoperto che i partecipanti allo studio con una migliore capacità di gioco tra pari all'età di tre anni mostravano costantemente meno segni di cattiva salute mentale quattro anni dopo. Tendevano ad avere una minore iperattività, meno comportamenti e problemi emotivi ed erano meno propensi a litigare o ad essere in disaccordo con altri bambini. Questa connessione è rimasta valida nei sottogruppi di bambini particolarmente a rischio di problemi di salute mentale e dopo aver preso in considerazione altri fattori di rischio per la salute mentale, come i livelli di povertà o i casi in cui la madre aveva sperimentato un grave disagio psicologico durante o immediatamente dopo la gravidanza.</p><p xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xmlns:tcm="http://www.tridion.com/ContentManager/5.0" xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" xmlns:i="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance">I risultati suggeriscono che dare ai bambini piccoli che potrebbero essere vulnerabili a problemi di salute mentale l'opportunità di giocare con i coetanei potrebbe essere un modo per avvantaggiare in modo significativo la loro salute mentale a lungo termine.</p><p xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xmlns:tcm="http://www.tridion.com/ContentManager/5.0" xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" xmlns:i="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance">I ricercatori hanno utilizzato i dati di 1.676 bambini nello studio Growing up in Australia, che sta monitorando lo sviluppo dei bambini nati in Australia tra marzo 2003 e febbraio 2004. Lo studio includeva una registrazione, fornita da genitori e tutori, di come i bambini giocavano in situazioni diverse all'età di tre anni. Ciò copriva diversi tipi di gioco tra pari, compresi i giochi semplici, giochi fantasiosi, attività dirette all'obiettivo (come la costruzione di una torre da blocchi) e giochi collaborativi come il nascondino. I ricercatori hanno calcolato la forza della relazione tra la capacità di gioco tra pari e i sintomi riportati di possibili problemi di salute mentale - iperattività e condotta, problemi emotivi - all'età di sette anni. Per ogni unità di aumento della capacità di gioco tra pari all'età di tre anni, il punteggio misurato dai bambini per i problemi di iperattività all'età di sette anni è diminuito dell'8,4%, i problemi di condotta dell'8%, i problemi emotivi del 9,8% e i problemi dei coetanei del 14%.</p><p xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xmlns:tcm="http://www.tridion.com/ContentManager/5.0" xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" xmlns:i="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance">I benefici del gioco tra pari erano più deboli per il sottogruppo ad alta reattività, probabilmente perché questi bambini sono spesso ansiosi e ritirati e meno inclini a giocare con gli altri. Anche in questo gruppo, tuttavia, un migliore gioco tra pari all'età di tre anni era collegato a una minore iperattività all'età di sette anni.</p><p xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xmlns:tcm="http://www.tridion.com/ContentManager/5.0" xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" xmlns:i="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance"><strong>Fonte:Zhao, Y.V., Gibson, J.L. Evidence for Protective Effects of Peer Play in the Early Years: Better Peer Play Ability at Age 3 Years Predicts Lower Risks of Externalising and Internalising Problems at Age 7 Years in a Longitudinal Cohort Analysis. Child Psychiatry Hum Dev (2022). <br /> https://doi.org/10.1007/s10578-022-01368-x <br /> https://link.springer.com/article/10.1007/s10578-022-01368-x</strong></p><p style="font-size: 0.9em;margin-top: 2em;" xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xmlns:tcm="http://www.tridion.com/ContentManager/5.0" xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" xmlns:i="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance">IT-NON-110477-W-06-2024</p>
shortdescription: La capacità di gioco tra pari, quindi di giocare con successo con altri bambini, ha un effetto protettivo sulla salute mentale. Lo suggerisce una ricerca condotta dagli scienziati...
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author: Popular Science

Popular Science

title: Tumore al seno: mutazioni diverse in base all'età della paziente
date: 2022-06-17
readtime: 2
therapeuticgroup: Salute-della-donna
speciality:
typeofcontent: News
hashtags: tumore al seno
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pathologies: Salute della Donna
description: <p xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xmlns:tcm="http://www.tridion.com/ContentManager/5.0" xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" xmlns:i="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance">Le donne di età inferiore ai 40 anni con carcinoma mammario avanzato spesso soffrono di malattie più aggressive e prognosi peggiori rispetto alle loro controparti più anziane. Sapere quali tipi di mutazioni genetiche tendono ad avere queste pazienti potrebbe fornire indicazioni sulle strategie di trattamento e migliorare i risultati. In un nuovo studio, i ricercatori dello Yale Cancer Center hanno analizzato le alterazioni genomiche delle pazienti con cancro al seno, scoprendo le differenze tra pazienti più giovani e più anziane. I risultati saranno presentati all'incontro annuale 2022 dell'American Society of Clinical Oncology (ASCO).</p><p xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xmlns:tcm="http://www.tridion.com/ContentManager/5.0" xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" xmlns:i="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance">I ricercatori hanno analizzato 2.049 campioni di cancro al seno e confrontato i risultati in tre gruppi di età: pazienti di età inferiore ai 30 anni, pazienti di età compresa tra 30 e 39 anni e pazienti di età pari o superiore a 40 anni. Hanno scoperto che i tumori al seno avevano meno probabilità di essere positivi al recettore degli estrogeni nelle donne più giovani (i tumori erano ER positivi nel 54% di quelle con meno di 30 anni, nel 60% di quelle di età compresa tra 30 e 39 anni e nel 69,4% di quelle con almeno 40 anni). D'altra parte nelle donne giovani c'era una percentuale maggiore di tumori triplo negativi (il 43 % contro il 33% e il 26,1%). I ricercatori non hanno osservato un pattern chiaro nello stato HER2+ per età (0%, 15,1%, 7,2%). Le donne più giovani avevano tassi più elevati di mutazioni BRCA1 (17,9%, 10,1%, 2,6%), mutazioni BRCA2 (7,10%, 5,70%, 4,1%) e mutazioni RB1 (14,3%, 9,4%, 6,1%) e tassi più bassi di mutazioni CDH1 (7,1%, 5%, 15,4%) e mutazioni PIK3CA (17,9%, 17,6%, 40,0%). Le donne più giovani avevano maggiori probabilità di avere tumori che esprimono PD-L1 (55,6%, 54,4%, 51,5%) ma avevano frequenze più basse di TMB> 10 (0,0%, 5,0%, 8,7%).</p><p xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xmlns:tcm="http://www.tridion.com/ContentManager/5.0" xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" xmlns:i="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance">"Questi risultati ci aiuteranno a determinare meglio quali farmaci usare", commenta Maryam Lustberg, professore associato di medicina (oncologia medica) presso la Yale School of Medicine, direttrice del Breast Center presso lo Smilow Cancer Hospital e lo Yale Cancer Center, e autrice senior di lo studio. "Ci daranno un vantaggio nel curare le giovani donne con cancro al seno".</p><p xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xmlns:tcm="http://www.tridion.com/ContentManager/5.0" xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" xmlns:i="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance"><strong>Fonte:Targetable genomic mutations in young women with advanced breast cancer. <br /> https://meetings.asco.org/abstracts-presentations/210258 https://meetings.asco.org/abstracts-presentations/210258</strong></p><p style="font-size: 0.9em;margin-top: 2em;" xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xmlns:tcm="http://www.tridion.com/ContentManager/5.0" xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" xmlns:i="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance">IT-NON-110472-W-06-2024</p>
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author: Popular Science

Popular Science

title: Associazione tra chirurgia bariatrica e cancro
date: 2022-06-16
readtime: 2
therapeuticgroup: Oncology
speciality: Oncology
typeofcontent: News
hashtags: obesità,chirurgia bariatrica,cancro
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pathologies:
description: <p xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xmlns:tcm="http://www.tridion.com/ContentManager/5.0" xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" xmlns:i="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance">Uno studio della Cleveland Clinic mostra che, tra gli adulti con obesità, la perdita di peso raggiunta con la chirurgia bariatrica può essere associata a un rischio inferiore del 32% di sviluppare il cancro e del 48% di morte correlata al cancro. La ricerca è stata pubblicata da JAMA.</p><p xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xmlns:tcm="http://www.tridion.com/ContentManager/5.0" xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" xmlns:i="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance">SPLENDID (Surgical Procedures and Long-term Effectiveness in Neoplastic Disease Incidence and Death) è uno studio di coorte abbinato che ha incluso più di 30.000 pazienti della Cleveland Clinic. Un gruppo di 5.053 pazienti adulti con obesità sottoposti a chirurgia bariatrica tra il 2004 e il 2017 è stato confrontato con un gruppo di controllo di 25.265 pazienti che non hanno subito un intervento chirurgico per la loro obesità. Dopo 10 anni, il 2,9% dei pazienti nel gruppo di chirurgia bariatrica e il 4,9% dei pazienti nel gruppo non chirurgico hanno sviluppato un cancro associato all'obesità (ce ne sono 13 secondo l'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, tra cui il cancro dell'endometrio, il cancro al seno in postmenopausa e i tumori del colon, del fegato, del pancreas, dell'ovaio e della tiroide).</p><p xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xmlns:tcm="http://www.tridion.com/ContentManager/5.0" xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" xmlns:i="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance">Dopo 10 anni, lo 0,8% dei pazienti nel gruppo chirurgico e l'1,4% dei pazienti nel gruppo non chirurgico sono morti di cancro. Questi risultati suggeriscono che la chirurgia bariatrica potrebbe essere associata a una riduzione del rischio di morire di cancro del 48%. I ricercatori hanno notato che i benefici della chirurgia bariatrica sono stati osservati in un'ampia gamma di partecipanti allo studio, tra cui donne e uomini, giovani e anziani e pazienti bianchi e afro-americani.</p><p xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xmlns:tcm="http://www.tridion.com/ContentManager/5.0" xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" xmlns:i="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance"><strong>Fonte: Aminian A, Wilson R, Al-Kurd A, et al. Association of Bariatric Surgery With Cancer Risk and Mortality in Adults With Obesity. JAMA. doi:10.1001/jama.2022.9009 <br /> https://jamanetwork.com/journals/jama/article-abstract/2793220</strong></p><p style="font-size: 0.9em;margin-top: 2em;" xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xmlns:tcm="http://www.tridion.com/ContentManager/5.0" xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" xmlns:i="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance">IT-NON-110472-W-06-2024</p>
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author: Popular Science

Popular Science

title: Valutazione e classificazione delle sostituzioni missenso del dominio RING di BRCA
date: 2022-06-15
readtime: 2
therapeuticgroup: Genetic Disease
speciality:
typeofcontent: News
hashtags: dominio RING di BRCA
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description: <p xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xmlns:tcm="http://www.tridion.com/ContentManager/5.0" xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" xmlns:i="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance">I ricercatori dell'Huntsman Cancer Institute hanno valutato come centinaia di diverse mutazioni influiscano su una funzione chiave della proteina BRCA1. In uno studio pubblicato sull'American Journal of Human Genetics, Sean Tavtigian, PhD, ricercatore dell'Huntsman Cancer Institute e professore di scienze oncologiche dell'Università dello Utah (U of U), e colleghi spiegano che queste informazioni possono essere utilizzate per valutare il significato clinico di ciascuna delle mutazioni: solo una frazione di queste causa la malattia.</p><p xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xmlns:tcm="http://www.tridion.com/ContentManager/5.0" xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" xmlns:i="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance">I test genetici possono determinare se una persona è portatrice di una mutazione all'interno del gene BRCA1, tale mutazione aumenta il rischio di cancro. Quando i test rivelano una variante di significato sconosciuto, i pazienti e i medici non hanno le informazioni di cui hanno bisogno per prendere decisioni in termini di prevenzione. "Ci sono decine di migliaia di pazienti con varianti non classificate di BRCA1", afferma Tavtigian. Molte di queste varianti, dice, causano lievi cambiamenti alla proteina BRCA1, alterando solo uno dei quasi 2.000 aminoacidi da cui è costruita. Alcuni di questi cambiamenti, noti come sostituzioni missenso, interferiscono con la capacità di BRCA1 di svolgere la propria funzione e aumentano la probabilità che si sviluppi il cancro, altre no.</p><p xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xmlns:tcm="http://www.tridion.com/ContentManager/5.0" xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" xmlns:i="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance">Nel nuovo lavoro Tavtigian e i suoi colleghi si sono concentrati su una regione critica di BRCA1: il segmento di cui la proteina ha bisogno per interagire con BARD1 (il dominio RING). All'interno di questa regione possono verificarsi quasi 600 diverse sostituzioni missenso. Il team di Tavtigian ha realizzato diverse versioni di BRCA1 con ciascuna delle mutazioni e ha testato l'efficienza con cui le proteine legano BARD1 all'interno di cellule umane coltivate in laboratorio. I ricercatori hanno determinato il possibile impatto sullo sviluppo della malattia dell'89% delle sostituzioni missenso. Le sostituzioni sono state classificate come benigne, probabilmente benigne, patogene o probabilmente patogene, sulla base delle raccomandazioni dell'American College of Medical Genetics (ACMG) per la valutazione delle varianti dei geni associati alla malattia. Meno del 20% delle mutazioni missenso testate dal team è risultato patogeno e solo una frazione delle mutazioni è rimasta nella categoria di significato incerto.</p><p xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xmlns:tcm="http://www.tridion.com/ContentManager/5.0" xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" xmlns:i="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance">I dati di centinaia di migliaia di persone con e senza cancro sono poi stati utilizzati per convalidare i risultati e confermare che le interazioni di BRCA1 con BARD1 nei test di laboratorio erano un indicatore affidabile della probabilità che le mutazioni causino malattie.</p><p xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xmlns:tcm="http://www.tridion.com/ContentManager/5.0" xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" xmlns:i="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance"><strong>Fonte:Kathleen A. et al., Comprehensive evaluation and efficient classification of BRCA1 RING domain missense substitutions. Volume 109, ISSUE 6, P1153-1174, June 02, 2022. DOI:https://doi.org/10.1016/j.ajhg.2022.05.004 <br /> https://www.cell.com/ajhg/fulltext/S0002-9297(22)00210-5</strong></p><p style="font-size: 0.9em;margin-top: 2em;" xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xmlns:tcm="http://www.tridion.com/ContentManager/5.0" xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" xmlns:i="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance">IT-NON-110472-W-06-2024</p>
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author: Popular Science

Popular Science

Salute della Donna

Popular Science

TEMPO DI LETTURA 2 MIN

Identificare i fattori di rischio del diabete gestazionale è importante

Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Diabetes Research, l'identificazione dei fattori di rischio per l'insorgenza del diabete mellito gestazionale...

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desc General Item video|public publicationdate typeofcontent|genericmetadata date 1 4 4 4 tcm:5656-1167736 Organon per Lei <div class="videoOuter" xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xmlns:tcm="http://www.tridion.com/ContentManager/5.0" xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" xmlns:i="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance"><div class="videoInner"><video class="video-js" data-account="6241154138001" data-player="lscXzv6HZ" data-embed="default" controls="" data-video-id="6262841286001" data-playlist-id="" data-application-id=""> </video></div></div> /static/mciit/images/thumbnail-video-organonperLei.jpg <p xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xmlns:tcm="http://www.tridion.com/ContentManager/5.0" xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" xmlns:i="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance">Nasce Organon. Qui per la salute di ogni Donna</p> /static/mciit/images/thumbnail-video-organonperLei.jpg assetId tcm:5656-1167736 pathologies Salute della Donna localproductname globalproductname keywords organon, donna speciality expirationdate publicationdate 2021-07-09 codex typeofcontent Video engagementtype Activate internationalproductname area customertype Pharmacist,Physician targetaudience hcp therapeuticgroup Salute-della-donna assettype Video assetfranchise GenericMeta1 (CountrySpecific) public asset_description organon asset_purpose Professional Education asset_content_classification Commercial - Branded asset_accessibility Validated asset_publisher readtime hashtags Video tcm:5656-1168067 Paziente a rischio Cardiovascolare Metabolico <div class="videoOuter" xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xmlns:tcm="http://www.tridion.com/ContentManager/5.0" xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" xmlns:i="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance"><div class="videoInner"><video class="video-js" data-account="6241154138001" data-player="lscXzv6HZ" data-embed="default" controls="" data-video-id="6262841675001" data-playlist-id="" data-application-id=""> </video></div></div> /static/mciit/images/thumbnail-video-cardiovascolare.jpg /static/mciit/images/thumbnail-video-cardiovascolare.jpg assetId tcm:5656-1168067 pathologies Colesterolo localproductname globalproductname keywords organon, dislipidemie, ipertensione speciality Cardiology,Cardiovascular Disease expirationdate publicationdate 2021-07-01 codex typeofcontent Video engagementtype Activate internationalproductname area customertype Pharmacist,Physician targetaudience hcp therapeuticgroup Cardiology/Vascular Diseases,Cardiovascolare,Dislipidemia assettype Video assetfranchise GenericMeta1 (CountrySpecific) public asset_description organon asset_purpose Professional Education asset_content_classification Commercial - Branded asset_accessibility Validated asset_publisher readtime hashtags Video tcm:5656-1168068 Paziente Iper Reattivo <div class="videoOuter" xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xmlns:tcm="http://www.tridion.com/ContentManager/5.0" xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" xmlns:i="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance"><div class="videoInner"><video class="video-js" data-account="6241154138001" data-player="lscXzv6HZ" data-embed="default" controls="" data-video-id="6262842555001" data-playlist-id="" data-application-id=""> </video></div></div> /static/mciit/images/thumbnail-video-ipereattivo.jpg /static/mciit/images/thumbnail-video-ipereattivo.jpg assetId tcm:5656-1168068 pathologies Dermatitis localproductname globalproductname keywords organon, asma, rinite, dermatite, emicrania speciality Dermatology expirationdate publicationdate 2021-07-01 codex typeofcontent Video engagementtype Activate internationalproductname area customertype Pharmacist,Physician targetaudience hcp therapeuticgroup Dermatology,Pulmonary/Respiratory Diseases,Rheumatology assettype Video assetfranchise GenericMeta1 (CountrySpecific) public asset_description organon asset_purpose Professional Education asset_content_classification Commercial - Branded asset_accessibility Validated asset_publisher readtime hashtags Video tcm:5656-1168070 Paziente con patologie Muscolo Scheletriche <div class="videoOuter" xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xmlns:tcm="http://www.tridion.com/ContentManager/5.0" xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" xmlns:i="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance"><div class="videoInner"><video class="video-js" data-account="6241154138001" data-player="lscXzv6HZ" data-embed="default" controls="" data-video-id="6262842554001" data-playlist-id="" data-application-id=""> </video></div></div> /static/mciit/images/thumbnail-video-muscolo-scheletrico.jpg /static/mciit/images/thumbnail-video-muscolo-scheletrico.jpg assetId tcm:5656-1168070 pathologies Artrite reumatoide localproductname Arcoxia,FOSAVANCE globalproductname Arcoxia,FOSAVANCE keywords organon, donna speciality Orthopedics expirationdate publicationdate 2021-07-01 codex typeofcontent Video engagementtype Activate internationalproductname area customertype Pharmacist,Physician targetaudience hcp therapeuticgroup Ortopedia,Osteoarticolare assettype Video assetfranchise GenericMeta1 (CountrySpecific) public asset_description organon asset_purpose Professional Education asset_content_classification Commercial - Branded asset_accessibility Validated asset_publisher readtime hashtags Video

title: Organon per Lei
date: 2021-07-09
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therapeuticgroup: Salute-della-donna
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pathologies: Salute della Donna
description: <div class="videoOuter" xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xmlns:tcm="http://www.tridion.com/ContentManager/5.0" xmlns:xlink="http://www.w3.org/1999/xlink" xmlns:i="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance"><div class="videoInner"><video class="video-js" data-account="6241154138001" data-player="lscXzv6HZ" data-embed="default" controls="" data-video-id="6262841286001" data-playlist-id="" data-application-id=""> </video></div></div>
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title: Paziente a rischio Cardiovascolare Metabolico
date: 2021-07-01
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therapeuticgroup: Cardiology/Vascular Diseases,Cardiovascolare,Dislipidemia
speciality: Cardiology,Cardiovascular Disease
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pathologies: Colesterolo
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title: Paziente Iper Reattivo
date: 2021-07-01
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therapeuticgroup: Dermatology,Pulmonary/Respiratory Diseases,Rheumatology
speciality: Dermatology
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